LA TRENTADUESIMA CENTOMIGLIA
LA DATAIl pronostico per questa trentaduesima Centomiglia era incondizionatamente per una alternativa fra Grifo o Farrneticante. Si trattava di vedere come Marco Holm e Luciano Lievi ed i rispettivi equipaggi avrebbero interpretato il tema tattico della regata che, per Grifo era particolarmente difficile dal momento che si giocava anche la conclusione della Coppa Europa dei laghi. Il pronostico teneva ancora conto delle possibilità di Albatros e di Killer Whale, da noi definita la barca della Centomiglia 1983, indicava di guardare con attenzione Mira la barca dellaustriaco Raudaschl, un timoniere con una tradizione di olimpiade, campionati del mondo ed europei. Ancora concedeva il ruolo di outsider ad un certo numero di imbarcazioni che erano Uragan, Ines, Non si sa mai, Xenophon e Cassiopea, Mr. Cello. Altre imbarcazioni, in particolare quelle conosciute dei tedeschi, venivano considerate comprimarie anche se di tutto riguardo.
Il gioco sullacqua ha rispettato queste indicazioni almeno in gran parte. In una Centomiglia bellissima, che è in pratica ricominciata ad ogni passaggio di boa vedendo rivoluzionata una classifica che pareva ormai consolidata, Farrneticante è andato a fare la sua regata di attacco come era giusto che fosse. Grifo gli si è messo dietro e così gli altri. A Torbole flessione di vento, avversari che
recuperano, l'inizio di una seconda fase di regata piena di emozioni con Grifo che non « marca » Albatros ma Farrneticante, con tutti e due che vanno in zona di aria scarsa, con altre barche che vengono alla ribalta decise come Ines di Sangiacomo e Ballarini, come Mira di Raudaschl, come Albatros di Fehlmann.
A questo punto Grifo poteva aver perso la
Centoiniglia. Ma Grifo, come dicevano una volta, è caro agli dei. E riuscito a
districarsi dalla zona di pericolo quasi irridendo a Farrneticante che invece ci è
rimasto. A quel punto era evidente che Grifo era più che mai nel pronostico. E. così è
stato mentre Farrneticante pur rimontando ha avuto definitivamente tarpate le ali quando
nel basso lago il suo albero si è spezzato nella parte terminale, cosa che lo ha messo
fuori gioco pur consentendogli in qualche modo di concludere.
Dunque Grifo ha vinto anche se la sua prestazione non può dirsi impeccabile. E
unombra piccola, il frutto di una distrazione o, se si vuole di una deconcentrazione
rispetto al tema tattico. In questo frangente lo ha soccorso la buona sorte, elemento
decisivo di ogni vicenda umana, lo hanno soccorso ancora la perizia del suo equipaggio che
lerrore, immediatamente compreso ha richiamato allordine, lo hanno soprattutto
sorretto le sue qualità tecniche che, nelle condizioni incontrate nella navigazione su
Sirmione ed alla prestazione perfetta e pulita, scevra di errori. Ballarini e Fehlmann
hanno fatto di meglio: non era sufficiente ed oltre il meglio non era loro consentito di
andare.
Con il glorioso Xenophon, sempre temibile ad onta degli anni, con Mira, Amigo Nuovo sono stati eccellenti protagonisti. Mira, soprattutto, è stata portata da Raudaschl con bravura a tratti deliziosa. Killer Whale è mancato nel finale. Rochat non conosceva il lago ed ha avuto i suoi problemi. Hanno un poco deluso Uragan di Castellani e Non si sa mai con Fezzardi. Abbiamo visto abbastanza bene Mr. Cello 2. Per Farrneticante la nostra solidarietà. Mentre Grifo lanno passato aveva esorcizzato il Gorla il colpo non è riuscito a Farrneticante protagonista suo malgrado di una cabala che si ripropone. Solidarietà anche a Cassiopea, alla sua sportività, alla sua dignitosa prestazione.
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Grifo di Tita |
Albastros di Fehlman |
Ed eccoci finalmente agli altri protagonisti, quelli che in fondo, divisi in tante classi fanno la struttura portante della Centomiglia.
Caprini ha vinto nella Crociera A fino a 7 metri mentre il Super Staq di Rossi si è aggiudicato il successo - nella Crociera B. Vittoria tedesca nella Crociera C che ha visto Ostermeier precedere il Geki di Marco Nulli e Stefini. I tedeschi Walter e Key si sono imposti nella Crociera. D. Il primo italiano è stato Lorenzini con il Delizia. Plaukos 2 di Rossi e
Arcadia 2 di Stoekli hanno vinto nella Crociera E e nella Crociera F.
Quanto alle Libere nel gruppo A ha vinto lo svizzero Favre davanti ai gargnanesi Galloni e Filippini. Nel gruppo B affermazione del tedesco Huber davanti a White Falcon di Damiani. Raudaschl con Mira, ha conquistato il trofeo delle libere di gruppo C precedendo Amigo Nuovo e Mr. Cello 2 di Colosio. Il gruppo D è quello di Grifo.
I raggruppamenti di H-Boat e Sprinta Sport hanno visto prevalere i tedeschi Thomas e Iubile mentre fra i Soling Veronesi è stato ancora una volta protagonista con Avanzini al secondo posto.
Questa Cento miglia ha avuto un altro aspetto positivo, quello cioè di riportare in regata le imbarcazioni IOR in numero abbastanza consistente. E quanto allo IOR è da registrare nella VII classe la bellissima affermazione di una barca che viene dal Sebino e cioè Don Chisciotte portata al successo da Enrico Quaggiotti timoniere di 470. Ha dominato lo Stag di Barbi e le barche di Mondini, Neroni, Scipioni. La Micela, Danesi, Alberti, Wolfgang, Herl brandt.
Anche nella VI IOR affermazione di un timoniere iseano- E Elio Sina che ha condotto alla vittoria fra le barche di questa classe Teneramente di Pancera. Il vecchio Sula di Zanca ha dominato le barche della V classe, anche quelle dì progettazione più recente. E da ultimo parliamo di Angelo Goffrini e del Perché No suo e di Benasi. Ha vinto anche questanno, splendidamente (è 250° in classifica generale) battendo il Wahoc di Sedelmeier, un DBI ufficiale, e Fair Lady di Lipp. un altro tedesco. Le sua è una affermazione di preciso significato tecnico.
Ed è tutto. La trentaduesima Centomiglia è gia storia di ieri. Ora gli anni del Grifo sono due. Quali saranno i prossimi è linterrogativo sia dora affidato alla trentatreesima edizione di questa regata.
LA TRENTATRESIMA CENTOMIGLIA
LA DATAGrifo e Farrneticante hanno dato vita ad una vera e propria match-race lasciando via libera al nuovo progetto di Bruce Farr. 231 i partecipanti. Nelle classi IOR si affermano i campioni nazionali Skorpion e Wing
La 33° edizione della Centomiglia, disputatasi come
consuetudine sullintero periplo del lago di Garda, è stata vinta da Opni, la nuova
imbarcazione progettata dal neozelandese Bruce Farr e costruita negli Stati Uniti con un
nuovo sistema alveolare di Kevlar ed Honeycomb. Più che la sua potenziale velocità
impressionante in verità solo quando il vento cala sotto i 6-7 nodi, Opni ed il suo
equipaggio, comandato dal banchiere svizzero Alain Golaz, devono però ringraziare le
altre due imbarcazioni che portano la firma di Farr, e cioè Grifo e Farrneticante, che a
tre quarti della regata, quando si trovavano in testa al gruppo dei 231 scafi, hanno
deciso di darsi battaglia quasi che la Centomiglia fosse una match-race tipo la Coppa
America.
Le condizioni per dare vita al duello cerano praticamente tutte, a cominciare da due
di Azzurra, i prodieri Lorenzo Mazza e Nicky Mosca, imbarcati su Grifo, condotto dal
velaio toscano Marco Holm.
Di contro quelli di Farrneticante avevano di certo il dente avvelenato, sia per le due
consecutive sconfitte subite gli anni passati sia perché fino a quel momento, quando il
vento aveva soffiato con regolarità, avevano ampiamente dominato la gara con Grifo e
Farrneticante impegnati nella loro battaglia, gli altri, cioè Opni e il nuovissimo
progetto dello studio Sciomachen Avant Garde, hanno pensato bene di scegliere una rotta
diversa ma, mentre Opni ha orzato decisamente al vento, quelli di Avant Garde, anche per
una avaria alla barra del timone, hanno cercato di mantenere il contatto con gli uni e con
gli altri.
La fortuna, ma molti esperti del vento del lago dicono anche la logicità, ha premiato
lequipaggio di Opni, visto che solo dalla riva veronese, quella appunto dove si
erano diretta limbarcazione di Alain Golaz, poteva arrivare una brezza in quella
precisa ora. Opni se nè così andato via indisturbato ad una velocità decisamente
sostenuta.
Nella sua scia si è portato tutta una serie di scafi che fino ad allora avevano navigato
nelle posizioni di rincalzo.
Sul traguardo posto di fronte alla villa settecentesca del Palazzo Bettoni a Bogliaco di
Gargnano, dietro a Opni si sono presentate nellordine Zoè, altro scafo svizzero, in
verità la vecchia imbarcazione di Golaz, il tedesco Amigo Nuovo di Rudy Magg, il Cino
Ricci della Germania Federale, lolimpionico austriaco Hubert Raudaschl con il suo
scafo Mira e Ines di S,angiacomo e Ballarini, uno scafo costruito e progettato da
Santarelli, prima delle imbarcazioni italiane.Grifo e Farrneticante hanno a loro volta
chiuso in quindicesima e sedicesima posizione.Nelle altre classi, quelle che non possono
competere per il successo assoluto che tanta notizia fa sulla stampa locale e non riescono
a meritarsi lapplauso del sempre numerosissimo pubblico, cè da segnalare la
bella prova di Accellerare suonando, un self costruzione di Edoardo Calzavecchia, nella
libera fino a 850; di Giuseppe Veronesi nella classe olimpica dei Soling; di Farrfo]lie di
Gianni Galloni nella classe Crociera fino a 7,50 metri e di Chicca di Cristina Coltri
nella Crociera fino a 8 metri.Poche ma qualificate le imbarcazioni delle classi bR. Due
campioni nazionali in carica si sono infatti imposti in due delle tre Classi.
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LUCIANO MAINARDI
Centomiglia bellissima, incredibile, assurda,
inconsueta fin dalla partenza, quasi senza aria, in poppa e sotto un cielo di piombo. Il
candidato al successo assoluto è cambiato molte volte sullacqua, molte volte
qualcuno ha sperato e gridato evviva, altri hanno imprecato alla sorte ed allerrore.
Ed alla fine ha vinto lo svizzero Opni perchè, per quanto la 33é Centomiglia sia stata
inconsueta, bellissima, incredibile ed assurda ha rispettato una delle sue
caratteristiche, quella secondo la quale essa si decide nel basso lago. Dietro ad Opni che
ha concluso in un autentico trionfo di folla ed in un tripudio di felicità da parte del
suo equipaggio, dietro ad Opni splendidamente condotto da Golaz e Firmenich ed a Bogliaco,
sulla boa decisiva alle 17,33 si sono piazzati Zoè, unaltra imbarcazione elvetica,
il tedesco Amigo Nuovo, laustriaco Mira, litaliano Ines di Sengiacomo e
Ballarini, lo svizzero Albatros, lo sfortunatissimo Avant Garde, i tedeschi Gustav Gans e
Shogun, Uragan di Castellani, Nonsisamai di Fezzardi e Pecchetti, Touring Gt, Papperlapap,
Mister Cello, Grifo e Farrneticante.
La prima parte della regata, quella da Torbole a Gargnano, doveva essere una bolina ed è
stata invece una poppa. A Torbole Farrneticante condotto splendidamente era primo alle
10,50 seguito da Grifo, Opni, Ines, Avant Garde, Albatros, Mister Cello, Papperlapap,
Nonsisamai, Mira, Zoè.
Gioco fatto per le due imbarcazioni di Farr linterrogativo pare di si. Sono prima e seconda a Gargnano dopo il ritorno da Torbole compiuto tutto in navigazione di bolina. Hanno a ridosso Avant Garde ed al più sembra che il successo debba giocarsi fra queste tre barche. Quelli che seguono e che sono Mister Cello, Opni, Ines, Nonsisamai, Uragan, sono lontani, molto lontani. Grifo scende verso Sirmione sulla veronese, Farrneticante preferiscè la costa bresciana, Avant Garde naviga in centro lago. Più di una volta Grifo sembra tagliato fuori dalla lotta ed ogni volta rinviene sui due avversari. Più di una volta Avant Garde sembra primo, ma pare anche unillusione. Più di una volta Farrneticante, sembra a riprendere la marcia invincibile che aveva caratterizzato la prima metà della regata, ma ogni volta ci si accorge che gli altri sono sempre con lui.
A Sirmione i tre arrivano in boa da tre direzioni
diverse ed il primo è Grifo. La voce che sia caro agli dei si ripropone a conferma. Grifo
è primo a Sirmione quando sembrava avesse fatto harakiri. A un minuto di vantaggio su
Farrneticante e vuoi dire che gli ha mangiato con il tempo un lago dacqua. Avant
Garde è a sei minuti da Grifo e quindi a cinque da Farrneticante. Opni è a un minuto da
Avant Garde perciò quarto, ma con laria un poco persa. Quattro barche alla ribalta
e cioè le due che hanno avviato un certo periodo nella storia della Centomiglia e le due
barche del futuro, cioè Avant Garde, il progetto Shomachen dei Baldini, di Carlo Clerici,
di Gosio e Pancera e lo svizzero Opni, cioè la nuova concezione di Farr.
Il harakiri di Grifo, scongiurato da Bogliaco a Sirmione, era invece soltanto rinviato.
Grifo risale il lago andando verso Dunano. Farrneticante lo segue. Da questo momento la
33° Centomiglia entra nella sua fase decisiva, da questo momento accade di tutto, con una
rotazione di avvenimenti che neppure il miglior regista avrebbe potuto immaginare ed
allestire. Grifo e Farrneticante hanno tirato il bordo suicida, il bordo dal quale non
cè praticamente ritorno.Avant Garde viene su lentamente con Opni, quelli che erano
arrivati a Sirmione in tempo dopo i primi quattro risalgono scapolando la punta della
penisola e facendo prua verso san Vigilio.Anche Avant Garde ed Opni vanno allorza ed
entrano in un vento fresco e bellissimo. Avant Garde allunga il passo con propotenza. Opni
progressivamente perde terreno. La Centomiglia a questo momento pare proprio di Avant
Garde.
Ed ecco che la barra del timone del progetto
Schomanchen si spezza. Ne esce una gran straorzata con lequipaggio che piomba giù
da sopravento. La barca continua a marciare dopo ripreso lassetto regolata con le
vele e con Santella che tiene con le mani il piccolo troncone rimasto.
Fausto ed altri improvvisano una barra con una pagaia. Opni si rifà sotto ma per entrambi
laria cede. Gli altri intanto sulla costa veronese vengono su ad incredibile
andatura. Dietro ad Avant Garde che sta ancora rimediando il suo timone Opni capisce,
punta sulla costa veronese, entra nellaria e va via come un razzo perchè quella,
oltre tutto è proprio la sua aria. Avant Garde resta li per il tempo necessario agli
altri ad andarsene verso la vittoria o una soddisfacente classifica.
Grifo e Farrneticante sono condannati. Cosi la 33° Centomiglia vede il trionfo di Opni,
un trionfo decretato da un mare di folla a terra e sullacqua, un trionfo che appena
dopo il Goria sembrava cosa assolutamente imprevedibile. La 33° Centomiglia è andata
dunque cosi quanto al discorso dei vincitore assoluto. Ha detto che Opni e Avant Garde
sono precise realtà. Ha detto che mentre Opni ha dei limiti il progetto Schomachen invece
cioè Avant Garde, molti di questi limiti non li ha, è una barca di valore quasi
assoluto, una barca che, comunque, anche se tiratissima ha ampie tolleranze rispetto alle
condizioni dei campi di regata.Ha quindi confermato, questa Centomiglia, che
lindirizzo di Farr e di Schomachen è valido. Essa ha ancora detto che anche Grifo e
Farrneticante possono continuare ad essere però barche vincenti. Lo hanno dimostrato
nella prima parte della regata e nella prima metà della seconda parte della regata
stessa. Non si possono tuttavia compiere errire per eccesso di presunzione come è
accaduto a Grifo ed a Farrneticante, non si può ritenere cioè di essere loro e solo loro
le barche della Centomiglia, di essere loro in sostanza la regata, nessun credito avendo
per gli avversari.
Il loro match race non può essere giustificato dallesigenza tattica, con la
necessità essendo alla testa della regata di controllarsi. Questo è solo un aspetto
della tecnica, perchè bisogna anche guardarsi intorno e capire quello che fanno gli altri
e perchè lo fanno. Considerare gli avversari come inesistenti è certamente presunzione
ed errore, un errore che non avrebbero dovut( commettere. Sono state eccellenti le
prestazioni di Zoè, Amigo Nuovo, Mira, Ines, sempre affacciata alla ribalta delle prime
posizioni, di Albatros, di Avant Garde, grande e sfortunata, di Gustav Gans, Shogun,
Uragan e Nonsisamai condotto da Fezzardi con eccezionale perizia e con scelte sempre
tempostive, un Nonsisamai che ha rotto anche il fiocco nella prima parte della regata ed
in un momento del tutto critico, rimediando alla circostanza con bravura.
Mentre telefoniamo in molti hanno già concluso questa 33° Centomiglia. Anche Cassiopea dignitosamente al 30esimo posto.
La 33° è stata una Centomiglia bellissima, incredibile, assurda ed inct,nsueta. Erano in molti ad inseguire la vittoria e questa è toccata proprio ad Opm, loggetto planante non identificato, quellOpni sui quale dopo il trofeo Goria qualcuno aveva anche fatto dellironia. Gli svizzeri sono tornati sul gradino più alto del podio della Centomiglia, quasi lo hanno monopolizzato. E questo è bene per la Centomiglia. Grifo e Farrneticante non sono morti e forse hanno imparato una lezione. Avant Garde è una realtà. Poi arriverà il pro. getto di Petterson.
La 34° Centomiglia sarà ancora più difficile.