LA TRENTAQUATTRESIMA CENTOMIGLIA
LA DATALuciano Lievi ancora una volta non è riuscito ad
aggiudicarsi la Centomiglia; ha condotto il suo Farrneticante a una bellissima rimonta nel
basso lago e per poco non riusciva a sorprendere Avant Garde nel finale. Il secondo posto
però non sembra averlo troppo soddisfatto: «... Senza la rottura del Jib saremmo stati
primi a Capo Reamol e forse le cose avrebbero preso una piega diversa.
Con un pizzico in più di fortuna potevamo anche vincere: quando ho visto che
»camminavamo» bene sottocosta pensavo fosse la volta buona, ma evidentemente sarà per
unaltra occasione».
Se Lievi non è limmagine della felicità, Giancarlo Ballarini, timoniere
dellInes è quasi raggiante: »... Siamo andati bene,malgrado in mattinata abbiamo
perso un uomo in acqua e rotto la prolunga del timone. Del resto non possiamo competere
con le ultime barche: sono troppo leggere per noi. Comunque si siamo difesi in maniera
onorevole e arrivare quarti alla Centomiglia è sempre un buon risultato...».
Gerard Gautier, velaio e timoniere (insieme a Claude Fehlmann e al finnista Philippe
Cadis) di DF Design, si prepara a tornare in patria con tutto il resto della comitiva
elvetica che questanno non è stata troppo fortunata: «... Sono cose che capitano:
abbiamo dominato tutte le prove prima della Centomiglia e adesso torniamo a casa senza
lalloro più prestigioso. Si vede che la vostra tradizione (n.d.r. si dice che il
vincitore del Trofeo Gorla non possa ripetersi una settimana dopo) ha qualche valore.
Niente di male: ritenteremo lanno prossimo...».
Avant Garde
Un altro ritirato è Azzardissimo; i resti di quello
che era un nuovissimo timone in Kevlar e carbonio suscitano notevoli perplessità tra i
membri dellequipaggio. Paolo Brichetti, campione italiano 420, ci spiega cosè
accaduto: »... Stavamo provando un bordo prima della partenza e improvvisamente la barca
ha subito qualcosa di simile a un violento scossone. Ci siamo ritrovati senza timone: la
cosa ha dellincredibile! Peccato perché potevamo venir fuori alla distanza e
vincere nella nostra classe...».
Arrivano finalmente in banchina gli uomini di Cassiopea 2; gli applausi scroscianti che
hanno ricevuto non sono bastati, comera facile immaginare, a consolarli per la beffa
finale.
Francesco Ferrari, ex-nazionale F.D. e »braccio destro» di Bruno Fezzardi ci spiega
«... Dominare la gara per tre quarti e perderla così non è piacevole. La parte finale
è affidata molto al fattore fortuna; davanti a Maderno, Avant Garde ha preso una bava
daria prima di noi e ci è sfuggita improvvisamente».
Fezzardi aggiunge: »... Errori tattici non ne
abbiamo commessi durante la giornata e il fatto che con il vento forte Cassiopea 2 non
abbia avuto problemi dimostra che abbiamo la coscienza a posto. Abbiamo dato il massimo,
ma hanno vinto gli altri; nello sport succede anche questo...».
Oscar Tonoli e Luciano Lievi vengono a salutare il loro amico-rivale e si forma un
simpatico capannello dove i tre famosi timonieri gardesani commentano tra loro la regata
che li ha visti battuti nelle loro acque (offesa non indifferente) da un velista
toscano.Nei loro discorsi, gli stessi degli skipper svizzeri o tedeschi si sentono già
propositi di rivincita per lanno venturo, per la a edizione della più famosa gara
velica italiana in acque interne. Come al solito, insomma: finita una Centomiglia, si
pensa già alla prossima.