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LA TRENTUNESIMA CENTOMIGLIA

LA DATA
5-6 Settembre 1981
IL PERCORSO
Gargnano - Sirmione - Torbole  - Gargnano
I CONCORRENTI
247 partiti 240 arrivati

IL VINCITORE
GRIFO di Scala Circolo C.V.G. I-81-1

La Centomiglia del Circolo Vela Gargnano, un classico delle regate in acque interne ed in tradizionale confronto fra le barche libere italiane, tedesche, austriache ed elvetiche, (si pensi che circa cento dei 252 concorrenti allo start non battevano bandiera italiana), presentava, alla sua trentunesima edizione particolari motivi perché dovesse essere considerata con tutta attenzione.
C’era stata, a precederla, la lunga polemica sull’esclusione dei pluriscafi, una polemica riferita all’inconsistenza delle motivazioni adottate. In contrasto a questo non senso tecnico essa teneva però a battesimo una novità tecnica da considerare come una prima mondiale, quella appunto costituita dall’esordio di due monoscafi progettati da Bruce Farr con lunghezza fuori tutto di metri 14.20 e dal dislocamento ultraleggero, provvisti di una sottile chiglia fissa di notevole profondità, ma pressoché inesistente quanto a peso.
La loro realizzazione era stata promossa da Luciano Lievi e la costruzione opera del cantiere Pezzini di Viareggio per Grifo armato da Tita e Negroni e del cantiere Santarelli per Farrneticante (nome imposto dallo stesso progettista) armato da Cristofoletti e Cargnoni. Grifo sarebbe stato affidato a Flavio Scala mentre Farrneticante sarebbe stato condotto, in regata, da Luciano Lievi. I due monoscafi di medita concezione in quella dimensione decisamente ispirati ai 18 piedi australiani.
Scala al primo posto ed il Farrneticante di Lievi al secondo posto. A pochi minuti da loro, dopo un inseguimento durato per tutta la regata, ma mai coronato da successo troviamo Albatros di Fehlmann vincitore della XXX edizione disputata in rabbia di vento, il nuovissimo Condor 1420 dal nome possibilista di Nonsisamai, la gloriosissima Cassiopea modificata nel bul
bo da Doug Petterson e pur sempre competitiva, il nuovo Santarelli, l’inedito Touring GT tedesco, temibilissimo con le arie leggere, Love Machine 20, il nuovo Tucano di Firmenich dopo l’affondamento del numero 1 avvenuto in questa stessa regata ed altri due Tucani, gli elvetici Mikelos e Psaros.
La vicenda della regata è stata questa. Vento tranquillo allo start che ha visto le splendide partenze di Farrneticante, Cassiopea e Condor 50 crociera che con Bernardini finirà al 140 posto assoluto. Grifo, invece, partiva male. Il vento in seguito rinfrescava ed a Torbole, nell’alto lago, sulla boa di bolina, passavano nell’ordine Farrneticante, Grifo, Cassiopea, Nonsisamai, Albatros, Toucan 12, Aspide, Gustav, Gans, Condor 50, Santarelli, Mikelos, Toco, Touring GT, Lancill 8, Perché no (il quarta classe di Santarelli condotto da Goffrini e protagonista di una spendida bolina). Ventesimo era Black Swan e ventiseiesimo Linda di Palma, cioè l’Oneton campione d’Italia.

L’INUTILE PROTESTA DI LIEVI
Andatura di poppa da Torbole a Bogliaco. La prima sorpresa si aveva nel fatto che l’«Ora» non subentrava al vento da nord sicché continuava la navigazione di spinnaker ed avrebbe continuato con andatura di lasco fino a Sirmione e da Sirmione al traguardo.
Notevole il vantaggio delle due barche di Farr sugli immediati inseguitori che diveiitano, a posizioni mutate, Albatros, Nonsisamai e Cassiopea. Sarà così per loro fino alla conclusione, ma non così per le due barche al vertice della regata. A Sirmione infatti Scala supera in boa Lievi. Quest’ultimo issa la bandiera di protesta, ma sono in molti a non aver avuto la sensazione di infrazione. Grifo di Flavio sarà primo anche al traguardo dopo una navigazione compiuta con impressionante seguito di imbarcazioni.
A Gargnano lo attende una folla incredibile. Luciano Lievi è secondo con l’amaro in bocca ed a nulla approderà la sua protesta che, all’indomani, il comitato di regata non accoglie. Lo stesso comitato squalificherà Gustav Gans e penalizzerà Garuda una barca che non ha comunque impressionato.
Dunque sono arrivati i monoscafi dell’avvenire Grifo e Farrneticante, ed hanno avuto ragione. Con un primo ed un secondo posto e non potrebbe essere diversamente, Bruce Farr presente era soddisfatto. Crede alle classi libere, a queste regate, al loro riscontrato diffondersi a livello mondiale. Che sia in polemica con lo IOR? Ilazione perché non lo ha detto, ma se avesse voluto farlo capire?

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UN
MERAVIGLIOSO GIOCATTOLO

Cercheremo ora in breve di sintetizzare qualche considerazione sulla Centomiglia degli altri, ricordando che le barche libere erano comunque sessanta. Nella Crociera A, fino a 7 metri ,l’Illimit del veronese Scipioni ha dimostrato di essere ancora competitivo.Nella crociera B vinta da Finadri, in evidenza i moduli di 63 di Santarelli, lo Stag24 e il J24 nettamente soccombente però ai primi.
Affermazioni tedesche nella Crociera C e nella Crociera D. Li quest’ultima ha brillantemente esordito Delizia, l’ultimo pro getto di Alberto Gambel con dotto da Lorenzini. Si tratta d una barca decisamente interes sante, nata per la crociera, ma non priva di doti velocistiche. La Crociera E è andata alk Skorpion di Walther della Fra glia di Malcesine mentre nelk Crociera F si è imposto il titola tissimo Wahoo, cioè il DB I d Sedelmeier che ha comunqu perso il confronto indiretto con il pari stazza Perché no (modulc 90 di Santarelli). Seconda affermazione in due anni nella Crociera G per il Condor 50 di Daniele Buizza davanti a’ Black Swan che è quello vero. Quanto alle IOR erano solo ventitrè fra IOR superiore quinta, sesta e settima. Cominciando da quest’ultima va registrata la vittoria di Errepidi il Rivetto di Elio Sina e Giorgio Zuccoli. Nessun problema per M & B il «quarter» campione d’Italia condotto da Pasini essendo Tonoli sul Cassiopea. Fra i quinta si è imposto il vecchio Pierrot Sula di Zanca e nella IOR superiore A Perché no il migliore tempo compensato in assoluto seguito da quello di un’altra barca titolata, il Linda di Palma, e da quello del già Errepidi di Sina.

Per le barche libere i raggruppamenti adottati a rendere meno impari i confronti hanno conosciuto le affermazioni del tedesco Aichholzer con Magic, di quella singolare ma valida imbarcazione che è il Lancill 8 di Castellini, del Tucano Love Machine 2 di Firmenich e di Grifo di Scala. Tedeschi ed austriaci avevano anche due classi tutte loro con Trias e Sprinta Sport che è davvero un meraviglioso giocattolo. I vincitori sono stati Schildhauer e Niermann. Oltre a quelli nelle libere c’erano anche un buon numero di Soling in stazza. Li ha dominati il Furiante 30 di Avanzini.

TRE PLURISCAFI DAVANTI A TUTTI

Non si può concludere il discorso sulla trentunesima edizione della Centomiglia senza parlare dei pluriscafi ai quali ed alla questione sui quali avevamo accennato in apertura. Si sono sentiti ingiustamente esclusi e sono venuti ugualmente alla Centomiglia. Ufficialmente ignorati hanno preso il via allo start delle barche ufficiali dove finisce la linea di partenza ed incomincia l’acqua di tutti. Uno di loro su tutte le boe è passato primo: è stato l’elvetico Altair 10 di Philip Stern. Fra Altair 10, Z.I. e Tn-Honda solo sulla boa di bolina si è inserito Farrneticante. Poi loro si sono messi al comando, hanno compiuto la regata sempre davanti a tutti e, tutti e tre in fila, sotto gli occhi della folla, sono passati fuori dal traguardo ben davanti alle barche ufficiali.
Insomma sarebbero stati primo, secondo e terzo. Ma il Circolo Vela Gargnano aveva fatto la sua scelta. Dopotutto ognuno è libero di comportarsi come crede così come il prossimo è libero di giudicare. Ma sia lontana la polemica. Ancora una volta il Circolo Vela Gargnano ha fatto organizzativa- mente centro in collaborazione con la Cariplo. Gli va accreditato questo merito assieme al diritto di maturare le proprie scelte.

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Segue la Trentaduesima Centomiglia del Garda

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